L'Informazione di Reggio

Non accenna a placarsi la polemica a Cavriago sul film “Morire di lavoro”del regista Daniele Segre.È infatti lo stesso Segre a scrivere una lettera aperta – della quale riporteremo alcuni stralci – a tutti gli abitanti e all’amministrazione comunale,lettera con la quale attacca l’assessore Mazzoni e il sindaco Delmonte.
«Mi è molto dispiaciuto sapere poi via mail che Cavriago aveva deciso di non proiettare più il film – afferma -.Mi sorprende molto la ricostruzione dei fatti dell’assessora che si è fatta interprete di un’emozione che poi ha negato nei fatti; come d’altronde mi sorprende che la sua risposta sia arrivata ora, a quasi due mesi dalle mie dichiarazioni pubbliche fatte in occasione della mia presenza a Cavriago nell'aprile scorso per il ventennale della rivista “23 Marzo”».
«Qui non si tratta di organizzare una rassegna cinematografica ambientalista – afferma -,qui si tratta di affrontare in modo serio e approfondito il tema del lavoro, della sicurezza e degli incidenti nei luoghi di lavoro;mi sorprende e mi addolora l’atteggiamento silente del sindaco,che ho conosciuto e molto apprezzato in occasione della realizzazione del film a Cavriago, mi preoccupa l’assenza di Cavriago su un tema così importante e mi fa infuriare,come ogni quarieghino,questa colpevole indifferenza.
Poi è arrivata la richiesta per una proiezione a Cavriago il 26 maggio 2009 da una organizzazione politica:non era la prima volta che succedeva e spero che non sia stata l’ultima,e abbiamo fatto quello che abbiamo sempre e normalmente fatto in questo anno e mezzo, cioè abbiamo inviato il dvd del film per la proiezione».
Conclude:«Le polemiche strumentali non mi interessano,mi interessa la costruzione del futuro, di un futuro migliore,migliore per tutti;come ci hanno raccontato le formiche di Cavriago;è per questo che vi sto scrivendo,perché vi voglio vivi e veri e perché vi voglio bene».